Ferdinando d’Aragona detto Ferdinando II il cattolico 1452 – 1516

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a cura del dott Giovanni Grecomedioevo

Ferdinando II il cattolico 1452 – 1516

re Ferdinando I d’Aragona (1423 – 1494)

Unificò i regni di Castiglia e Aragona gettando le basi della moderna Spagna, riconquistò Granada e sostenne il viaggio di Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America.

Naturalmente nel corso delle mie ricerche aveva già incontrato la figura di Ferdinando II. Come sappiamo fu uno dei protagonisti nella lotta ai musulmani di metà del 1400. Attorno alla vicenda dei Martiri di Otranto, Ferdinando d’Aragona  aveva inizialmente intrattenuto rapporti diplomatici con Maometto II in funzione anti-veneziana.

re Ferdinando II d’Aragona

In seguito al bombardamento di Otranto da parte dei turchi, partì la resistenza di Otranto all’invasione, e (pare) alla formazione di un esercito nel tentativo (vano) di riconquistare la città. Tra agosto e ottobre 1480 gli Aragonesi guidati da Alfonso d’Aragona, figlio del Re di Napoli, devono aver allestito una flotta con l’aiuto del cugino (Ferdinando il Cattolico), delle truppe del Papa e del Regno di Sicilia e con navi provenienti da varie parti d’Europa. E infatti  uno dei tanti riferimenti all’invasione Turca del 1480 è nella “Arme della provincia di terra d’Otranto”, dove vi è un Delfino che tiene in bocca una mezza luna.

“fa per arme quattro pali vermigli per lungo in campo d’oro, sopra de’ quali è posto un Delfino (qui non riesco a tradurre bene, pare dica “stizzoso”) che tiene in bocca una mezza luna. L’origine di questa insegna fu nell’anno 1481 al tempo che Alfonso Duca di Calabria, figliuolo di Ferdinando Primo Re di Napoli discacciò i Turchi dalla città d’Otranto, e da gli altri luoghi convicini; onde volendo gli huomini di questa Provincia mostrare il gran beneficio, che il fio Re fatto loro havea in liberargli dell’empio Tiranno Maumetto secondo Re dei Turchi, alzarono la già detta insegna, mostrando per li quattro pali vermigli in campo d’oro l’arme del Re Ferdinando d’Aragona. Il Delfino no fu cosa novamente incentrata, già che anticamente, per quanto si scorge nelle medaglie, il Delfino con Nettuno erano proprie insegne del paese de’ Salentini, ma vi aggiunsero solamente la mezza Luna in bocca del Delfino, volendo dinotare, che la noua Signoria, che il Tiranno Maumetto s’havea ingegnato di occupare si bella regione, gli fù per la sollecitudine del valoroso Alfonso, e virtù de’ proprij habitanti tolta”. 
I Re Cattolici.

Nel 1468 Ferdinando fu nominato re del regno di Sicilia dal padre. Nel 1469 fu combinato il matrimonio di Ferdinando II di Aragona con Isabella la Cattolica, sorellastra del re di Castiglia e León Enrico IV. Il 19 ottobre del 1469, a Valladolid, Ferdinando sposò la cugina Isabella.

Alla morte del padre, il 20 gennaio 1479, Ferdinando oltre che re di Sicilia, era anche re di Aragona (Ferdinando II) e, nello stesso anno, fu decretata l’unione de facto della Castiglia con la Corona d’Aragona.
Dopo la caduta di Granada, papa Innocenzo VIII (1484-1492) conferì a Isabella ed al marito Ferdinando il titolo di “Maestà cattolica”. Da allora, Ferdinando e Isabella furono chiamati “los Reyes Católicos”. In cambio, Isabella fece omaggio al successore d’Innocenzo, lo spagnolo Alessandro VI Borgia (1492-1503), del primo oro arrivato dalle Americhe, del quale fu rivestito il soffitto della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Ferdinando, nel 1504, assunse anche il titolo di re di Napoli, con il nome Ferdinando III di Napoli e con il nome Ferdinando II di Sicilia. Il papa Giulio II, che temeva che gli appetiti territoriali di Ferdinando lo portassero a conquistare anche parte degli stati pontifici, gli confermò il titolo di Re Cattolico, esteso anche alla moglie Isabella.
Ferdinando morì il 23 gennaio del 1516 e gli successe il nipote Carlo di Grande con il titolo di Carlo I di Spagna e in seguito Carlo V Imperatore del Sacro Romano Impero. Carlo (figlio di Filippo il Bello e Giovanna la Pazza), prese il potere sulla Spagna divenendo nuovo Re d’Aragona e Castiglia e regnando anche su Navarra, Napoli, Sicilia e Sardegna come pure su territori in America e nel Pacifico. Dopo la morte di Massimiliano egli ereditò anche i territori degli Asburgo regnando infine su un impero “in cui il sole non tramonta mai”. Nel 1526 Carlo prese in moglie Isabella del Portogallo con cui condusse un matrimonio assai felice. Carlo V fu uno dei sovrani più potenti della storia. La sfida più grande in quanto sovrano di un simile territorio furono i conflitti religiosi tra Cattolici e Protestanti. Inoltre fu impegnato in diverse guerre contro la Francia e l’Impero Ottomano. In seguito alla sua abdicazione i poteri imperiali andarono al fratello Ferdinando I. Carlo V morì in Spagna nel 1558.
Cristoforo Colombo, innanzi al trono dei Re cattolici, (Opera di Emanuel Leutze e conservata presso il Brooklyn Museum)

 


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a cura del dott Giovanni Greco;
dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”.
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