a cura della dott.ssa Marisa Grande
ASPETTI SOCIO-CULTURALI DEL TARANTISMO – tra storia, tradizione e mito – seconda parte
a cura della dott.ssa Marisa Grande
IL TARANTISMO: sulla tradizione della medicina naturale
San Paolo fu dotato di qualità taumaturgiche, che gli permettevano di far guarire dal morso dei serpenti degli scorpioni e dei ragni, essendo egli stesso scampato alla morte dopo essere stato morso di un serpente durante il suo soggiorno nell’isola di Malta.
Asclepio, figlio di Apollo, secondo il mito, apprese l’arte della medicina naturale da un serpente. Dopo aver colpito a morte un primo serpente, Asclepio lo vide resuscitare ad opera di un’erba medicinale portata da un secondo serpente. Nei templi dedicati ad Asclepio in Grecia (Esculapio, nella versione romana) i malati venivano guariti dal dio dopo pratiche di purificazione e dopo una notte di sonno incubatore.
TARANTISMO E PRATICHE TERAPEUTICHE NATURALI -armonizzazione ritmi cosmici e bioritmi
Il rapporto sincronico tra il Sole e la Terra, oscillante intorno al suo astro, descrive le linee energetiche della griglia geomagnetica, sulle quali si attua la sincronia tra i ritmi cosmici e i bioritmi degli elementi della natura. I geomanti auscultavano il “battito” della Terra nelle cavità collocate sulle linee energetiche del pianeta.
Lungo la linea Polo Nord-Egitto si colloca il lato occidentale del Triangolo delle Ottave oracolari.
IL MERIDIANO FONDAMENTALE NATURALE DELLA TERRA: esteso dal Polo Nord al Polo Sud corrisponde alla linea sincronica descritta dal flusso elettromagnetico intercorrente tra il Sole e la Terra. Presenta un’elevata attività energetico-vibrazionale e nel tratto di collegamento tra il Salento e l’Egitto descrive il lato ovest dell’antico Triangolo delle Ottave oracolari.
La GROTTA DEI CERVI DI PORTO BADISCO e il paleo-osservatorio astronomico di METZAMOR, ai piedi del biblico Monte ARARAT, trovandosi sul medesimo parallelo (40°Nord) e, per questo vibrando all’unisono, costituirono sino al V millennio a. C. la prima delle ottave oracolari del Triangolo armonico, che si concludeva in BEDHET, l’antica città egizia, oggi inabissata alla foce del Nilo. La GROTTA DEI CERVI DI PORTO BADISCO, collocata sull’estremo ovest della prima ottava del Triangolo oracolare, aveva funzioni di importante santuario ipogeo nella paleo-storia dell’area mediterranea. Dedicato ad ORIONE, segnatempo dell’Olocene sin dal millennio XI a. C. era luogo d’iniziazione per i giovani, avendo il suo culto “patriarcale” sostituito quello della dea madre, esercitato in fase gravettiana in area euroasiatica e nel Salento nel santuario ipogeo “matriarcale” della Grotta delle Veneri di Monte San Eleturio, nei pressi di Parabita.
TARANTISMO E PRATICHE TERAPEUTICHE NATURALI – guarigione derivata dall’armonizzazione tra ritmi cosmici e bioritmi La costellazione NAVE ARGO, fluttuante sull’orizzonte (Il mitico Ourobos, il profilo serpentiforme dell’OCEANO CELESTE) costituiva il riferimento per la determinazione del Triangolo delle Ottave oracolari, sui cui lati (linee sincroniche Sole-Terra, dall’elevata carica energetica per vibrazione elettromagnetica) furono eretti i santuari oracolari e terapeutici della paleo-storia (Badisco, Bedhet, Metzamor) e dopo il V millennio a. C. quelli storici di Dodona, Delfi, Palmira.. All’opposto, la pizia vaticinava nel tempio di Apollo di Delfi seduta sul tripode posto all’incrocio di tre faglie attive che esalavano gas che inducevano allo stato di trance…
UN’OPERA EQUILIBRANTE PER LA TERRA Le oscillazioni della Terra erano visibili all’occhio attento dei sacerdoti astronomi, che sin dal Paleolitico osservavano la volta celeste. Come oggi hanno dimostrato la paleo e l’archeo-astronomia erano pervenuti alla conoscenza dei cicli cosmici millenari come il ciclo precessionale di 26.000 anni solari attraverso fenomeni astronomici e geologici che avevano caratterizzato i passaggi di era simile a quello dal Pleistocene all’Olocene, avvenuto in fase post-glaciale.
Nell’Olocene costruirono templi megalitici lungo le linee energetiche che componevano la griglia elettromagnetica del pianeta, con l’intento di rendere coerenti le linee di flusso dell’elettromagnetismo distruttivo (simbolizzato dalle linee serpentiformi a “tremulo”) armonizzando la sincronia intercorrente tra cielo e terra GOBLECHI TEPE (XI millennio a. C.) rappresenta il più antico complesso megalitico collocato sul lato ovest dell’arcaico TRIANGOLO ORACOLARE ai cui vertici vi erano BADISCO- BEDHET- METZAMOR.
“IATRALIPTRICE” INTERVENTI DI EQUILIBRIO DELLE GEO-MASSE
L’opera dei geomanti e dei rabdomanti consisteva nel captare le vibrazioni lungo le linee sincroniche della griglia elettromagnetica della Terra. L’opera d’intervento serviva a rendere coerenti le onde di flusso elettromagnetico che solcano il pianeta. Furono eretti allo scopo i monumenti megalitici estesi in forma di “tela di ragno” (combinazione tra circonferenze concentriche e vettori radiali composti da filari di menhir), i quali riequilibravano l’attività vibrazionale del territorio impiegando materiale litico a buona conduzione magnetica. In Puglia la Iatraliptrice fu applicata dai costruttori di megaliti lungo il fiume ipogeo Iapyx (dal nome del medico di Enea al nome Puglia) e, secondo la cultura greca da Aracne, la dea ragno, provetta tessitrice guidata da Atena, dea della sapienza. IL SISTEMA MEGALITICO CHE IMBRIGLIAVA IL TERRITORIO SALENTINO RENDEVA COERENTI I FLUSSI DI ELETTROMAGNETISMO, CAUSA DELL’INSTABILITA’ DELLE ROCCE E DELL’ATTIVITA’ DELLE FAGLIE, LE QUALI ESALAVANO GAS VENEFICI (metano-etano-etilene), CHE PROCURAVANO EUFORIA E UNO STATO SIMILE ALLA TRANCE.
“IATROMUSICA”: INTERVENTO DI EQUILIBRIO DELLE BIO-MASSE
La “IATROMUSICA” o musica terapeutica ha per le biomasse la stessa funzione riequilibrante che la “IATRALIPTRICE” aveva per le geo-masse (essendo stata distrutta l’originaria organizzazione geodetica megalitica). I suoni prodotti dagli strumenti musicali interagiscono positivamente con le onde di flusso dell’elettromagnetismo generato dalle oscillazioni della Terra intorno al suo asse obliquo, le cui vibrazioni armoniche incidono sulle cellule degli esseri viventi turbando l’equilibrio elettromagnetico delle biomasse. Le vibrazioni caotiche della Terra erano percepite dai geomanti, che a partire dalle decorazioni del complesso megalitico di Gobekli Tepe, le rappresentarono in forma di “serpente” oppure in forma di linee spezzate parallele (“tremulo”), come nei pittogrammi della Grotta dei Cervi di Porto Badisco.
L’ASTRONOMIA EMPIRICA ALL’ORIGINE DELLE PRATICHE TERAPEUTICHE NATURALI:
L’origine della medicina naturale, della quale fanno parte la musicoterapia e la cromoterapia, applicate per la guarigione delle tarantolate salentine, ha alla sua base la conoscenza dei cicli cosmici tramandata attraverso un’espressione simbolica denominata “linguaggio degli dei”, che i sacerdoti -astronomi deducevano dall’osservazione del cielo, i geomanti dall’ascolto dei suoni della terra e i rabdomanti dalle vibrazioni prodotte dai fiumi ipogei che solcano i sottosuolo dei territori carsici.
PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA MEDICINA NATURALE
La medicina naturale fu applicata da Asclepio, inviato sulla Terra da suo padre Apollo, divinità solare, i cui precedenti storici corrispondevano al dio Horo, in Egitto e al dio Marduk, in Mesopotamia. Tali immagini divine derivavano da Orione, la costellazione- segnatempo delle ere precessionali. Orione era detto “signore degli animali”, dominatore delle costellazioni zoomorfe della fascia zodiacale che accompagnavano il Sole alla levata dell’equinozio primaverile: ariete (Aries), toro (Taurus), cavalli (Gemini), granchio-ragno (Cancer), leone (Leo) scorpione (Scorpio) serpente (Serpentario) capra (Capricorno), pesci (Piscis).
GLI STRUMENTI MUSICALI IMPIEGATI NEL TARANTISMO RISALGONO ALL’ORIGINARIO CULTO DELLA DEA MADRE
Risale al II secolo d. C. l’altare eretto nella città messapica EGNAZIA (BR). L’altare era dedicato al culto delle divinità orientali: GRANDE MADRE CIBELE e DEA SIRIA. Sui lati dell’altare sono raffigurati in rilievo gli strumenti musicali propri del culto delle dee: i CEMBALI un TIMPANO due FLAUTI. Nell’area cultuale vi era anche la statua di Attis, sacerdote di Cibele.
ANTROPOMORFI DANZANTI E MOTIVI ROTANTI TIMPANIFORMI, SIMBOLI DELLA GRANDE MADRE, TRA I PITTOGRAMMI DELLA GROTTA DEI CERVI DI PORTO BADISCO
ASPETTI SOCIO-CULTURALI DEL TARANTISMO – tra storia, tradizione e mito:
parte prima, parte seconda, questa pagina, Inquadramento storico, DANZIMANIA, TARANTISMO E PRATICHE TERAPEUTICHE, ANTICHE PRATICHE DI ARMONIZZAZIONE
ASPETTI SOCIO-CULTURALI DEL TARANTISMO – tra storia, tradizione e mito – prima parte
ASPETTI SOCIO-CULTURALI DEL TARANTISMO – tra storia, tradizione e mito – terza parte
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a cura del dott Giovanni Greco;
dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”. BelSalento è un progetto a cura del dott Giovanni Greco
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