ricerche a cura del dott Giovanni Greco

3d e Ai al monumento funebre di Bellisario Maremonti XVI sec, Campi Sa, chiesa di Santa Maria delle Grazie

Nel 1406 la città di Campi fu donata a Carlo Maremonti e rimase di proprietà della famiglia fino al 1522, quando sotto Carlo V, fu acquistata dal barone Paladini di Salice Sal (Le) per passare successivamente agli Erriquez.

Bellisario Maremonti, barone di Campi dal 1351 al 1522, sposò Giulia Paladini figlia del duca -barone, conte e marchese- Luigi Paladini di Salice. Nel 1496 nella loro residenza in Campi, la moglie di re Federico d’Aragona Isabella del Balzo, battesimò il primogenito di Bellisario e Giulia, Federico Maria Maremonti.

Nel 1980 nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Campi fu scoperto un frammento della cappella gotica della famiglia dei Maremonti, che originariamente era interamente affrescata a ridosso delle murature perimetrali della chiesa Matrice. Le pitture contengono gli stemmi araldici dei Maremonti oltre alle figure dei profeti Balaam e Michea. L’interno della Chiesa Collegiata di Santa Maria delle Grazie si presenta in stile rinascimentale con pianta a croce latina a tre navate e custodisce preziose opere d’arte come anche il monumento sepolcrale cinquecentesco di Bellisario Maremonti, omaggio all’antico barone. Il barone di Campi morì il 13 marzo 1515; il suo monumento funerario è in pietra leccese dipinta di nero, sorretto da leoni e collocato a lato della porta maggiore di Santa Maria delle Grazie.

Dopo la scansione fotografica ho poi ottenuto la riproduzione del modello 3d e infine la stampa in pla e macchina Creality Cr10. Ho fatto una riproduzione molto fedele all’originale in Campi Sal. Questa è naturalmente una copia, di 20 cm e che si trova nel “piccolo museo etnografico” in Casa Marchese di Salice Salentino, dove esposongo altre riproduzioni di monumenti e personaggi del XV sec.
Altro piccolo dettaglio, nel video (e nel museo) alcune musiche rinascimentali di sottofondo sono Ai, le ho “create” (impropriamente) in pochi attimi con Aiva, AI l’intelligenza artificiale. In questo modo ho ricreato una parte del passato, partendo dal passato presente per realizzarlo nel presente (cioè dal monumento vero alla riproduzione 3d) e farlo vibrare con un’armonia proiettata già nel futuro (con ipotesi plausibili di sonorità del rinascimento salentino).

 

Rogeri de Pacienza di Nardò, poeta di corte di Casa d’Aragona Lo Balzino nel 1497-98 narrò la vita di Isabella del Balzo regina di Napoli

 

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