Una petizione pugliese raccoglie 1000 firme per impedire la costituzione della “Giornata della Memoria” delle vittime meridionali del 1861. Quindi contro la mozione del m5s voluta anche da Emiliano.

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a cura del dott Giovanni Greco

jhgfghjklkj Una petizione pugliese raccoglie 1000 firme per impedire la costituzione della “Giornata della Memoria” delle vittime meridionali del 1861. Quindi contro la mozione del m5s voluta anche da Emiliano.

Presentano una petizione, contestando la mozione per la istituzione della “Giornata della Memoria“, dicono che il provvedimento proposto dal M5S e approvato con l’appoggio del presidente Emiliano, sia un “uso improprio della storia” a fini strumentali, elettorali e politici. E contestano la mozione del m5s.

C’è parecchio di “vergognoso” in questa ostruzione alla conoscenza delle verità storiche del “risorgimento”.

https://www.facebook.com/mimmo.marazia/videos/10208198239788689/

Quindi :  il 4 luglio 2017 il Consiglio della Regione Puglia ha approvato a maggioranza (compreso il voto del presidente Emiliano), una mozione proposta da Antonella Laricchia (M5S) per l’istituzione della “Giornata della Memoria” per le vittime meridionali del risorgimento. Era stata scelta la data del 13 febbraio come giornata ufficiale per ricordare i meridionali che perirono nell’assedio di Gaeta (del 13 febbraio 1861) nonchè i relativi paesi rasi al suolo.  La mozione è già stata discussa e approvata in Puglia e Basilicata e presto sarà approvata anche in Campania. Le vittime meridionali sono state più di 20.000, poi Cialdini … poi decine e centinaia i paesi che furono rasi al suolo come Pontelandolfo, Casalduni e Gaeta, poi le emigrazioni, le decapitazioni, Fenestrelle, le ruberie … il brigantaggio … questa è la memoria dimenticata, questa è la storia mai espressa nei libri  di scuola. Questa è la verità nascosta e profondamente distorta sin da subito ed in particolare nell’ultimo quarto di secolo.

Il 10 agosto 2017 invece, quella commemorazione viene fortemente osteggiata da nuovi 1000 (provenienti dalla stessa Regione Puglia che ha approvato la mozione del M5S), i quali (apparentemente in linea con i risorgimentalisti massonici di fine ‘800) ergono i loro comunque sempre consueti toni arroganti e pretenziosi sulla conoscenza della storia. Il video qui sopra infatti, riporta la presentazione della petizione contro la mozione del M5S (mozione già approvata dal presidente Emiliano, tra l’altro); e per questa petizione sono state già raccolte circa 1000 firme.

Pertanto ecco apparire ad agosto 2017 questa ristretta minoranza, anch’essa della regione Puglia, la quale vorrebbe che non esista alcuna “Giornata della Memoria“, ma soprattutto vorrebbe imporre che si sappia solo una versione della storia: la loro; ossia quella distorta da oltre 150 anni di menzogne. Ed è penoso che, nonostante siano usciti fuori decine e centinaia di carteggi desecretati (finalmente) sui fatti del 1850 – 1880, questo manipolo di finte eccellenze della conoscenza del risorgimento, vogliano rifiutarsi di alimentare un sano dibattito culturale (magari nelle scuole), ma al contrario essi stessi ostentino un indifendibile e ottuso arroccamento dogmatico alle castronerie che hanno imparato nei decenni scorsi. Semmai definiscono populisti e nostalgici coloro i quali, indipendentemente dalle nostalgie, tengono solo a produrre verità storiche (…).

… In fondo questa petizione, pare più che altro una informe disquisizione (pseudo storica) che si potrebbe fare nei bar; o nei salotti radical … in quanto non ha presentato alcun elemento determinante per screditare tutti i fascicoli desecretati. Cioè questa petizione manifesta il nulla concreto, e sembra che si cerchi di arrampicarsi sugli specchi pur di frenare la diffusione delle attuali ricerche. Quei meridionali che hanno presentato la petizione contro la mozione, appaiono degli antimeridionali (fra i meridionali), cosi radicati nelle loro ristrette impostazioni ideologiche, probabilmente hanno forti pregiudizi nei confronti della verità (che i veri studiosi stanno facendo emergere), e ostentano unicamente la loro misera conoscenza delle cose. In concreto tentano di frenare la diffusione della cultura; e negano la storia del meridione.
Ma anche temono che si sappia cosa è accaduto in quel 1861?
Oppure gradirebbero che il popolo continuasse a -non sapere- ?
E ciò potrebbe essere in qualche modo … utile?
A chi?
A loro?
Quello che non vogliono si sappia, è che si trattò di una “conquista militare, seguita da un assoggettamento politico e da uno sfruttamento economico di tipo coloniale“. Cfr http://www.corriere.it/opinioni/17_agosto_09/conquista-sud-2d4579b2-7c79-11e7-81a5-3e164bb23329.shtml.

Diceva Isaac Asimov : “Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l’ignoranza che possiamo risolverli“. E se pure Asimov scriveva libri di fantascienza, oggi la fantapolitica la vorrebbero scrivere i finti storici del meridione, gli stessi che vorrebbero negare gli eccidi perpetrati ai danni del meridione?  E poi, che strana combinazione; erano pugliesi anche Liborio Romano, Antonietta De Pace, Giuseppe Pisanelli, Epaminonda Valentino, Bonaventura Mazzarella, Giuseppe Libertini, Nicolò Cataldo, Giuseppe Massari … i principali fautori dell’ingresso di Garibaldi a Napoli … e quindi i vertici ai primordi del risorgimento, che permisero ai Savoia (“saBoia”) di invadere il meridione. E come nel 1861, anche nel 2017 si presentano in 1000 a contrastare il Sud. Debbo sottolineare che il popolo meridionale e pugliese è una cosa; mentre sembra che questa “casta” (locale) sia decisamente un’altra, votata com’è ad una sorta di disprezzo per le reali vicende di quegli anni atroci del risorgimento. Mi azzardo a sostenere che oggi, essi (casta locale del no alla mozione del M5S), è come se vogliano perpetuare la continuazione di quell’ideologia liberale (nata già sin dai moti della “Carboneria” delle Sette liberali di Terra d’Otranto del 1800-1830); un fanatismo “liberale” di inizio ‘800 che poi sfocerà nella reazione antiborbonica del 1861. E che dal 1861 ha attraversato un secolo e mezzo sino ad oggi. La petizione non l’hanno fatta in altre regioni del meridione, ma nella stessa Puglia che aveva precedentemente approvato la mozione! Che strana combinazione!

E invece, a maggior ragione, vanno ricordati e commemorate le migliaia e migliaia di persone, cittadini del Regno delle terre dei Borbone, che sono morti per difendere la terra del Sud, le due Sicilie. Essi lottarono contro un’invasione che la storiografia ufficiale (sig) ha descritto come “liberazione”. Ma i documenti tenuti segreti per oltre 150 anni, e che in questi mesi sono a disposizione dei “veri storici”, questo materiale tenuto segreto sino ad ora, sta smentendo tutti gli strafalcioni che ci sono stati insegnati per così tanti decenni. Quello denominato “risorgimento” fu in realtà il primo sterminio di massa dell’Europa moderna. Prima dei nazisti sugli ebrei ad Auschwitz, passarono i savoia nel meridione a rastrellare con atrocità inimmaginabili migliaia di persone, paesi, beni e a creare fame, povertà, emigrazione; nonchè il falso storico di un “risorgimento”.

Una cosa veramente certa, certissima, è che i filosavoiardi (e come volevasi dimostrare, molti di essi sono persone provenienti dallo stesso meridione), da sempre mirano a sminuire la verità e da sempre stanno con gli artigli addosso a chi produce verità; anche oggi in un modo o nell’altro continuano a deridere coloro i quali producono le verità storiche. Realtà che sempre più italiani desiderano scoprire, per riscrivere quella parte nascosta del “risorgimento”. La giornata della memoria è anche una implicita affermazione delle migliaia di stragi compiute dai saBoia nel sud: Legge Pica, deportazioni (queste sconosciute), decapitazioni, e poi emigrazioni di massa e spoliazione di un intero popolo … Sono tutti (tanti) deliri di onnipotenza (gli unici in Europa) di un gruppo ben organizzato (i liberali del 1860) che riuscì a contribuire a far resettare anche la memoria del meridione. Quindi la tanto odiata “Giornata della Memoria”, inevitabilmente, farà conoscere anche (o soprattutto) queste realtà. In più, i “lombrosiani dei giorni nostri” continuano a sostenere (puntualmente in modo contorto e paranoico), che esista un sud piagnone … quando in realtà i piagnoni veri sono proprio loro i quali (infatti) temono di essere delegittimati delle castronerie che hanno imparato e detto per qualche decennio. E fanno di tutto per impedire che ci sia questa giornata in cui commemorare la memoria appunto, di un passato glorioso e poi distrutto — per volontà economiche anglo-savoiarde. Ma sempre gli stessi mistificatori dell’importanza del RDS, dimostrano con i fatti che i piagnoni veri sono ancora e sempre loro, non il sud che si sta svegliando. E guarda caso proprio loro sono i primi che detestano l’esistenza di un meridione che si sta svegliando (e che in parte si è già svegliato), che ha appreso le verità nascoste, che vuole che quelle verità sino ad ora segrete vengano studiate e conosciute … e che pertanto esista oggi un Sud che pretende, la sua dovuta autoaffermazione. E’ chiaro che questa autoaffermazione del meridione è decisamente la cosa che a loro (finti illuminati del III millennio) fa più paura. Molta paura hanno … infatti, presentano una petizione contro la giornata della memoria.
Beh … hanno mistificato la storia per oltre 150 anni, ora continuano a farlo.
In fondo, non è mai stata una novità.
Ma … c’è comunque parecchio di “vergognoso” in questa ostruzione alla conoscenza delle verità storiche del “risorgimento”.
Direi che nella prossima stesura nei libri di scuola, questi mistificatori dei giorni nostri, faranno una magra figura, giacchè erano, sono e restano –ridicoli–
Qui in tagpress la replica del M5S: “Le censure ricordano periodi fin troppo bui della nostra storia

13 febbraio – REGIONE PUGLIA APPROVA IL GIORNO DELLA MEMORIA PER LE VITTIME DUOSICILIANE DELL’UNITÀ

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a cura del dott Giovanni Greco;
dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”. BelSalento è un progetto a cura del dott Giovanni Greco

i miei viaggi in Europa dal 1996 al 2014 – Giovanni Greco

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Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l’ignoranza che possiamo risolverli (Isaac Asimov)

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