UN PROF UNIVERSITARIO DI CATANIA HA DATO DELLO STUPIDO E DEL FALSO A GIUSEPPE POVIA, PER IL BRANO “A L – S U D”

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a cura del dott Giovanni Grecojhgfghjklkj

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UN PROF UNIVERSITARIO DI CATANIA HA DATO DELLO STUPIDO E DEL FALSO A GIUSEPPE POVIA, PER IL BRANO “A L – S U D”

26/03/2016  «Molti non sanno che il Sud era ricco e very good» recita la canzone di Povia, e ha ragione perchè prima del 1861 il sud era molto attivo soprattutto nel commercio marittimo e aveva molti primati  nelle sue tante prelibatezze manifatturiere cha ponevano il regno dei Borbone fra i più ricchi e democratici in tutto l’Occidente di fine Ottocento.
Invece il docente di Unict, Rosario Mangiameli, dice che la canzone di Povia sarebbe “falsa e stupida“; ma il docente anche affermerebbe nelle sue tesi che le industrie erano solo militari e che : «La gente si amava a tal punto che ogni dieci anni c’era una rivoluzione».
Ma anche quello che il prof non sa è che gli addetti impegnati nelle industrie meridionali erano 1,6 milioni contro l’1,5 milioni del centro Nord. La popolazione dedicata alla manifattura era al sud il 22.8% contro il 15,5% (Guido Pescosolido). Il reddito e Pil erano pari o superiori a quelli delle altre regioni (Daniele E Malanima). Le condizioni finanziarie colmplessive erano pari a quelle della Germania di oggi (citazione Collet). Non risultava un solo emigrante al sud a differenza di quello che capitava nel resto d’Italia o d’Europa (De Lorenzo). I Borbone privilegiavano volutamente le vie del mare con un sistema portuale avanzatissimo. Erano la prima flotta mercantile italiana, terza in Europa. Per il commercio fra il 1839 – 1855 la flotta mercantile delle De Sicilie aveva esportato fuori dal regno merci per oltre 90 milioni di Ducati (Archivio di Stato di Napoli). Solo con i Borbone, il regno aveva il primato del regno più pacifico d’Europa, la prima ferrovia, la prima cattedra in economia, le miniere di zolfo, la prima flotta mercantile e militare, le tasse più basse, le industrie Mongiana, Pietrarsa, Castellammare.

Studio i Borbone dal 1999, e da allora ad oggi qualcosina si è già smossa. All’epoca eravamo in pochissimi a parlarne e non c’erano i social. Oggi è più semplice diffondere le realtà che per oltre cento anni sono state ofuscate e che sono state volutamente omesse nei testi di scuola. Fermo restando che alcuni docenti, in buona fede, hanno pure loro studiato quello che era scritto sui loro testi, dando per vera la versione che fu data sin dal principio dalla storiografia di regime. Ma altri docenti mentono sapendo di mentire, come dmostrano alcuni storici che continano tuttora a parlare di un sud arretrato, e in parte hanno ragione. Ma non dicono quanto era potente il sud, prima che divenisse arretrato. Ossia prima del 1861 il sud era la potenza economica più imponente dello stivale. Solo dopo la devastazione creata dai saboia … solo dopo che furono rastrellate tutte le industrie manifatturiere del meridoone si sviluppò questa arretratezza. Non dicono che le scuole furono chiuse per 15 anni, non dicono che l’emigrazione meridionale è iniziata con il “risorgimento”. Non dicono che il settentrione faceva la fame ed emigravano a Londra già dalla fine del 1700 … A molti storiografi e professori universitari fa ancora comodo la teoria della “Questione Meridionale”. Per motivi economici, ossia per poter trovare la scusante che i mali d’Italia sono : “il sud” = la zavorra; e che per colpa di questo sud che l’Italia è arretrata. Ma non dicono la verità. E solo con il nostro impegno quasi quotidiano, stiamo ribaltando questa visione distorta della realtà. Grazie a Povia, a Pino Aprile e quei virtuosi che orgogliosamente meridionalisti, rivendicano (e rivendichiamo) la verità contro l’ostinata imposizione di questi pseudo docenti anti meriodionalisti (e di questi stessi ignoranti patentati di cui anche il sud ne è strocolmo) che vorrebbero ancora dipingerci come piagnucoloni!?!?!
Ma che trovassero una dico una fonte esatta delle fandonie che vanno scrivendo … La Mondadori nei libri scolastici del 2015 ne è un esempio …

di Giovanni Greco

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Luciano De Crescenzo Napoli? forse non tutti sanno cos’era la sua storia :

1735. Prima Cattedra di Astronomia in Italia
1737. Primo Teatro al mondo (S.Carlo di Napoli)
1754. Prima Cattedra di Economia al mondo
1763. Primo Cimitero Italiano per poveri (Cimitero delle 366 fosse)
1781. Primo Codice Marittimo del mondo
1782. Primo intervento in Italia di Profilassi Antitubercolare
1783. Primo Cimitero in Europa per tutte le classi sociali (Palermo)
1792. Primo Atlante Marittimo nel mondo (Atlante Due Sicilie)
1801. Primo Museo Mineralogico del mondo
1807. Primo Orto Botanico in Italia a Napoli
1813. Primo Ospedale Psichiatrico in Italia (Reale Morotrofio di Aversa)
1818. Prima nave a vapore nel mediterraneo “Ferdinando I”
1819. Primo Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte
1832. Primo Ponte sospeso, in ferro, in Europa sul fiume Garigliano
1833. Prima Nave da crociera in Europa “Francesco I”
1835. Primo istituto Italiano per sordomuti
1836. Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel mediterraneo
1839. Prima Ferrovia Italiana, tratto Napoli-Portici
1840. Prima fabbrica metalmeccanica d’ Italia per numero di operai
1841. Primo Centro Sismologico in Italia (Ercolano)
1841. Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843. Prima Nave da guerra a vapore d’ Italia “Ercole”
1845. Primo Osservatorio meteorologico d’Italia
1845. Prima Locomotiva a vapore costruita in Italia a Pietrarsa
1852. Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (Napoli)
1852. Primo Telegrafo Elettrico in Italia
1856. Expò di Parigi, terzo paese al mondo per sviluppo industriale
1856. Primo Premio Internazionale per la produzione di Pasta
1856. Primo Premio Internazionale per la lavorazione di coralli
1860. Prima Flotta Mercantile e Militare d’Italia
1860. Prima Nave ad elica in Italia “Monarca”
1860. Prima città d’Italia per numero di Teatri (Napoli)
1860. Prima città d’Italia per numero di Tipografie (Napoli)
1860. Prima città d’Italia per di Pubblicazioni di Giornali (Napoli)
1860. Primo Corpo dei Pompieri d’Italia
1860. Prima città d’Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli)
1860. Primo Stato Italiano per ricchezza di Lire-oro (443 milioni)
1860. La più alta quotazione di rendita dei Titoli di Stato
1860. La più bassa percentuale di mortalità infantile d’Italia
1860. La più alta percentuale di medici per abitanti in Italia
1860. Il minore carico Tributario Erariale in Europa

Giusto per dare un ulteriore esempio o confronto riguardo le immense falsità avallate dal prof Mangiameli, basta anche dare uno sgurdo al libro Made in Naples di Angelo Forgione, dove è invece ben spiegato com’era architettato il progetto di costruzione delle Ferrovie Meridionali, chi decise di cancellare gli appalti e perché.

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Ricerche a cura del dott Giovanni Greco;
dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”.
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