HALLOWEEN la diabolik fest … delle zucche vuote

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ricerche a cura del dott Giovanni Greco

31 ottobre HALLOWEEN la diabolik fest … delle zucche vuote.

La festa di Halloween ormai è entrata addirittura nelle scuole. Questa festa, affermatasi e diffusasi negli U.S.A., è stata importata dapprima in Europa e quindi in Italia.


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Un discorso serio merita se sia giusto esaltare corpi putrefatti in decomposizione, tetri e scabrosi. Infatti festeggiare i corpi putrefatti degli zombi, non solo equivale a vivere inconsapevolmente una sorta di commercializzazione rothschildiana; ma analizzando cosa è Hallowenn, scopriamo infatti che oggi è una rivisitazione Americana di antichi culti celtici, i quali in Italia sono sopravvissuti al cristianesimo per alcuni secoli. Semmai sembra verosimile che la festa di Halloween sia una subdola invasione della mentalità esoterica e demoniaca che mira a cancellare tutte le nostre tradizioni cristiane. Halloween è caratterizzato da un aspetto ludico (tutto diviene una sorta di gioco mascherato e precarnevalesco), ma in esso si celano (o si manfestano) elementi del neopaganesimo derivati da una cultura anticristiana che mescola assieme culti primitivi, riti esoterici, satanismo e consumismo.
Pertanto oggi si fa una pseudo festa, ma è una cosa importata dagli USA, che nella loro rilettura (apparentemente commerciale) non ha nessun riferimento con le arcaiche tradizioni pagane e italiane, in quanto nella trasmigrazione del simbolismo, sono state trasformati i messaggi originari. Per di più non è una “festa”, in quanto si festeggierebbe o comunque sia, si darebbe un determinato “valore” al “sangue in putrefazione”, quindi a qualcosa di negativo, che nell’etica di ogni civiltà della storia che io conosca, non ha mai avuto nulla di positivo. Arnaud Guyot-Jeannin, il presidente del comitato francese “No ad Halloween”, sottolineando le valenze pedagogiche negative, ha dichiarato: «Tutte le feste tradizionali veicolano i valori del Bene, del Buono e del Vero e hanno in sé sia elementi positivi che negativi. Halloween invece contiene esclusivamente elementi notturni. È la festa del macabro, nella quale il mostruoso diviene l’immagine più rappresentativa e ad esso non viene proposta alcuna alternativa».

Quindi è una “non festa”, ma è soprattutto qualcosa che allontana la purezza e che affascina per l’horror. Horror, che da sempre ha pur suscitato sensazioni legate al potere o al dominio sulla morte. Pensiamo all’horror negli anfiteatri romani dove la gente esultava quando il leone sbranava i cristiani. Ma è pur vero che anticamente nelle civiltà evolute, l’essere umano ha sempre glorificato luce e purezza, ossia valori positivi, ed ha cercato di impedire che si eccedesse nella sublimazione di visioni orride, relegando questo genere di spettacoli e/o festività a qualcosa di maligno … Oggi però l’industria americana adotta la commercializzazione dell’horror di Hallowenn. Solo in Italia l’Intesa consumatori (Adoc, Adusbef, Coda-cons e Federconsumatori) parla di un business di 260 milioni di euro. Allora perchè bisogna cascare in questa illusione? Illusione che porta i più a fare una “non festa”. Ma anche viene spostata l’attenzione della giornata dedicata alla santificazione dei morti, verso la glorificazione del male e della finta santificazione (commerciale) dell’orrido. Ossia perchè dobbiamo rimanere sempre superflui e far passare o accettare tutto quello che ci viene propinato? Poi aggiungo che solo il bigottismo imperante fa si che possa apparire da “stupidi” … anche sostenere la purezza delle vere e autentiche tradizioni nostrane. Le quali ripeto, a loro volta comunque pure si rifanno a dettagli determinanti delle arcaiche tradizioni pagane.
Va anche ricordato che la stessa religione cristiana è la sola religione che presenta l’immagine di un uomo,  il Cristo, che è scarnificato e morente. Tutte le altre religioni presentano visivamente divinità nel pieno del loro vigore, basti pensare al Buddha, che rappresenta (sempre visivamente) un uomo sorridente e in piena forza fisica. Mentre Pasqua? Con la macellazione di migliaia e migliaia di agnelli che colorano di sangue la resurrezione del Cristo? E il Natale, divenuto simbolo di una bevanda americana trasportata da un ex santo … che si è poi magicamente trasformato in dispensatore di doni e pacchi regalo in una tunica rossa e dalla folta barba bianca, con la sua slitta guidata da renne? Tutto questo è lordume rothschildiano utile solo a non farci pensare a nulla. Anzi, a farci dimenticare chi siamo e a darci l’illusione che quelle date, come Hallowenn … siano solo delle feste … senza farci vedere ciò che guardiamo … Infatti Hallowenn cade il 31 ottobre, durante la notte di fine estate, che è poi divenuta la festa dedicata a satana, il quale con l’arrivo del freddo invernale vuole sconfiggere il sole e la vita. La notte tra il 31 Ottobre e il primo Novembre è quindi una festa si, che nei secoli ha avuto anche altri nomi : Vigilia di Novembre; Ognissanti; Halloween; Festa delle anime; Festa dei morti; Festa delle mele.

Quando i Romani entrarono in contatto coi Celti, identificarono Samhain con la loro festa dei morti (Lemuria) che era però celebrata nei giorni 9, 11 e 13 maggio. Durante il periodo della cristianizzazione dell’Europa, la Chiesa tentò di sradicare i culti pagani, ma non sempre vi riuscì. Nel tentativo di far perdere significato ai riti legati alla festa di Samhain, nell’835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti, dedicata a tutti i santi del Paradiso, dal 13 Maggio al 1° Novembre. Nonostante i tentativi della Chiesa cristiana di eliminare i riti pagani di Samhain, Halloween è rimasta una festa legata al mistero, alla magia, al mondo delle streghe e degli spiriti.  Tuttavia l’influenza del culto di Samhain non fu sradicata e per questo motivo la Chiesa aggiunse, nel X secolo, una nuova festa: il 2 Novembre, Giorno dei Morti dedicato alla memoria delle anime degli scomparsi, che venivano festeggiati dai loro cari, mascherandosi da santi, angeli e diavoli e accendendo dei falò. Samhain è una antica festa pagana di origine gaelica, che si celebra tra il 31 ottobre e il pimo novembre, spesso conosciuta anche come Capodanno celtico. Il nome samhain deriva da una parola in irlandese antico, samain, samuin, o samfuin, che potrebbe significare “fine dell’estate”. Il 31 Ottobre quindi è la vigilia dell’anno nuovo secondo il calendario celtico wicca ed è la notte in cui i confini tra i mondi si assottigliano. Anticamente venivano onorati gli spiriti degli antenati che venivano a far visita. E’ anche la notte in cui la Dea entra negli inferi, e noi entriamo nel tempo del sogno.


PERCHE’ LE ZUCCHE? I celti erano soliti indossare delle maschere per non essere catturati dagli spiriti; per avere luce durante il cammino usavano mettere le braci del loro fuoco sacro all’interno di cipolle intagliate. La zucca intagliata non proviene quindi dai celti, bensì da una leggenda irlandese, famosa come Jack’o’lantern. Jack era un uomo scapestrato che divenne noto per aver fatto un patto con il diavolo; si racconta che il dio del male scese sulla terra per prendergli l’anima, ma che Jack gli giocò un trabocchetto e riuscì ad avere la meglio. Poi, per assicurarsi che il diavolo non tornasse mai più incise una croce sull’albero dal quale avrebbe dovuto prendere una mela per suo volere. Dopo dieci anni il diavolo si presentò nuovamente chiedendo a Jack di dargli la possibilità di tornare sulla terra e in cambio avrebbe lasciato libera la sua anima, e così avvenne. Quando Jack morì, data la sua condotta, non venne accettato in paradiso, ma neanche all’inferno perché il diavolo si rifiutò di aprire le sue porte in nome del patto fatto. Tuttavia, gli diede un tizzone ardente che Jack pose all’interno di una rapa per orientarsi nell’oscurità e da allora si dice che egli anima ancora le tenebre e che durante la notte di Halloween erri in cerca di un posto dove stare. Nella leggenda c’era una rapa intagliata, mentre adesso il simbolo di Halloween è la zucca perché tra il 1845 e il 1850, a causa di una malattia che devastò le coltivazioni di patate, circa 700.000 Irlandesi emigrarono in America, portando con sè le loro usanze, tra cui anche quella di festeggiare Halloween. Oltreoceano ben presto si accorsero che le rape americane non avevano le stesse dimensioni delle loro in quanto erano molto più piccole. Tuttavia, videro che le zucche erano nettamente più grandi, più facili da coltivare e da intagliare e sostituirono quindi la rapa con la zucca e da allora anche in America si usa intagliare una zucca, metterci dentro una lanterna e porla fuori dalla porta di casa durante la notte a cavallo del 31 ottobre e 1 novembre per segnalare all’anima errante di Jack’o’lantern che in quell’abitazione non c’è posto per lui. Negli Stati Uniti Halloween ha perso i suoi significati religiosi e rituali, ed è diventata un’occasione per divertirsi e organizzare party. Pare che ogni anno gli Americani spendano due milioni e mezzo di dollari in costumi, addobbi, feste per il 31 ottobre! L’abitudine di mascherarsi in occasione di Halloween deriva probabilmente dall’usanza celtica di indossare pelli di animali e maschere mostruose durante i riti di Samhain e dell’accensione del Fuoco Sacro, per spaventare gli spiriti e tenerli lontani dai villaggi.

In inglese la parola Ognissanti si dice All Hallows’ Day; e la vigilia del giorno di Ognissanti, cioè il 31 ottobre, si chiama All Hallow’ Eve. Queste parole si sono trasformate prima in Hallows’ Even, e da lì ad Halloween il passo è stato breve.  In realtà secondo gli studiosi tale festività ha origini assai diverse da quella cristiana, come invece vorrebbe fare intendere il nome. Infatti i Celti dividevano l’anno seguendo un calendario lunare il quale si divideva in due stagioni: i mesi invernali e bui e quelli estivi e luminosi. Nel plenilunio più vicino al 1° novembre i Celti celebravano la festa Samhaim, che significa appunto “fine dell’estate”. Per essi tale festa segnava l’inizio dell’anno nuovo.

Jean Markale, esperto francese di studi celtici, in un libro dedicato a Halloween afferma riguardo al modo in cui viene festeggiato dai bambini:

“Ricevendo un dono istituiscono, su un piano simbolico che a loro sfugge, uno scambio fraterno tra il mondo visibile e quello invisibile. E’ per questo che le sfilate in maschera di Halloween …. Sono in realtà cerimonie sacre”

“ I Celti lasciavano fuori cibo, bevande e altre cose buone per gli spiriti e poi li invitavano con l’inganno ad andarsene indossando maschere e costumi e sfilando fino all’uscita del villaggio”

Trick or treat (Dammi qualcosa o ti faccio un brutto tiro), il grido dei druidi era paragonabile all’odierno Trick or treat”

Quindi ecco che oggi i bambini si travestono da fantasmi con una lanterna-zucca e pongono a tutti la famosa frase : “Trick or treat” (“dolcetto o scherzetto”) ottenendo dolci in cambio della loro ingenua goliardia. In realtà sembra che il significato originale sia: “maledizione o sacrificio”. Infatti, alcuni secoli prima di Gesù Cristo, una setta segreta teneva sotto il suo impero il mondo celtico. Ogni anno, il 31 Ottobre, giorno di Halloween, essa celebrava, in onore delle sue divinità pagane, un festival della morte. Gli anziani della setta andavano di casa in casa reclamando offerte per il loro “dio” e capitava che esigessero sacrifici umani. In caso di rifiuto, proferivano delle maledizioni di morte sulla casa: da qui è nato il “trick or treat”.

Concludo questo breve articolo con il commento del cardinale Tarcisio Bertone sulla “festa” di Hallowen:

“Io vorrei che i genitori, i parenti e le famiglie usassero lo stesso dispendio di energie, di tempo e di soldi dedicato ad un evento insensato come quello di Halloween per educare ai valori veri, come quelli della comunione dei santi e dei defunti».

cardinale Tarcisio Bertone

Insomma HALLOWEEN : la diabolik fest … delle zucche vuote!


Fonti Bibliografiche:
Halloween, histoire et traditions.
The Tampa Tribune.
Central Coast Parent.

Altre Fonti:
http://digilander.libero.it/
www.latinitas.altervista.org/http://www.attivotv.it/quello-che-e-stato-scoperto-sulla-famosissima-festa-di-halloween-e-inquietante/
https://it.wikipedia.org/wiki/Samhain

https://youtu.be/r6Jh2if_mIQ?list=UUfJu1rUBgspYZHVDlkORRmQ


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Ricerche a cura del dott Giovanni Greco;
dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”.
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