FENESTRELLE 2017 – l’infinita congiura accademica del negazionismo sullo sterminio dei meridionali dopo l’unità d’Italia

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ricerche a cura del dott Giovanni Grecojhgfghjklkj

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FENESTRELLE 2017 – l’infinita congiura accademica del negazionismo sullo sterminio dei meridionali dopo l’unità d’Italia

Intorno la storia delle grandezza di Borbone e del conseguente brigantaggio post-unitario, oggi III millennio, c’è ancora in atto una congiura negazionista da parte del mondo accademico (…) così come pure per ciò che riguarda le poco conosciute e nefaste vicende che avvennero l’indomani la sconfitta del Regno delle Due Sicilie, con l’unità d’Italia stabilita dal nuovo regno savoiardo, nel “primo campo di sterminio” di Fenestrelle sulle montagne piemontesi. Infatti avete mai visto a scuola libri sui Borbone, sul brigantaggio o su Fenestrelle? Tranne qualche coraggioso docente, per il resto da oltre 150 anni i testi delle scuole italiane ripetono la solita favoletta del Sud piagnone che doveva “risorgere”! (chissà da cosa); che doveva essere liberato dai quei cattivoni dei Borbone e che finalmente giunsero dal piemonte Mr savoia e quell’altro brav’uomo di Mr garibaldi che con i suoi mille prodi … si immolarono … per noi.
E la televisione di Stato italiana, perfettamente allineata ai principi del silenzio a prescindere, continua tutt’ora a preferire il solito negazionismo storico, quello da sempre perseguito dalla storiografia ufficiale.
Infatti, mentre storici e ricercatori avveduti e coscienziosi, hanno già determinato che Fenestrelle è stato il primo vero lager (campo di sterminio) della storia italiana ed europea, la Rai invece a fine 2017 riesce persino ad elargire le sue consuete e fantasiose pillole di storia risorgimentale, però ancora una volta falsandone la realtà storica, ma anche banalizzando e sminuendo fatti, numeri, date. E’ quanto accaduto il 18 dicembre 2017 in Rai Due con la trasmissione “Voyager”, nella puntata dedicata alla fortezza di Fenestrelle  (in prima serata). Secondo il programma (condotto da Roberto Giacobbo) Fenestrelle era addirittura “un “luogo fantastico” dove i soldati borbonici venivano “rifocillati e mangiavano pure bene”.
Invero dice Angelo Forgionel’archvio di Stato di Torino contiene documenti che parlano di tutt’altro, come ad esempio quello dell’11 novembre 1860 con cui il Comando del 5° Dipartimento Militare di Fenestrelle comunicava al Ministero della Guerra la presa in consegna di più di mille “prigionieri napoletani”, catturati al Volturno. Quindi, secondo Voyager, non erano prigionieri ma cadetti. Strano però che, nonostante il buon cibo, nell’agosto del 1861 si registrò un tentativo di evasione di massa. Stranissimo pure che i napoletani, sempre secondo le carte dell’ospedale militare della Fortezza, morivano prevalentemente per una ragione: tisi polmonare. Cioè, morivano per il grande freddo“.
L
a sola verità che si vuol celare è che in quella fortezza (che noi consideriamo : “la prima fossa comune del mondo europeo”), entrando, su un muro è ancora visibile l’iscrizione: “OGNUNO VALE NON IN QUANTO E’ MA IN QUANTO PRODUCE”. Questo “motto” anticipava di 80 anni quello dei lager nazisti: “ARBEIT MACHT FREI”. Comunque mentre Voyager vorrebbe paragonare Fenestrelle ad un posto di vacanza per meridionali assonnati, la realtà è che appena fu fatta l’unità d’Italia, nella fortezza di Fenestrelle furono deportati con la forza, le fonti -quelle vere- parlano di un numero che oscilla fra i 30.000  e i 50.000 soldati napoletani; e da allora quel posto tetro e diabolico, divenne la tomba di oltre 35.000 Soldati del Regno delle Due Sicilie.

Prigionieri di guerra “napolitani” trasferiti a Genova

Tutti loro furono deportati al Nord per essere rieducati e inquadrati (volenti o no) nell’esercito del nuovo stato unitario e quindi sottoposti ai lavori forzati in condizioni misere e disumane. Nessuno poteva uscire da quei campi di concentramento (che erano i primi in Europa) e dove la durata minima di vita era di circa un mese. Migliaia di meridionali quindi furono strappati dalla loro terra natìa in piena estate, e li sulla montagna piemontese di Fenestrele a quasi duemila metri di altezza, morirono soffrendo in modo atroce fame e freddo. Si sa che molti dei loro corpi sono stati sciolti nell’acido o nella calce viva; comunque a nessuno di loro fu ridonata la libertà. I nostri meridionali furono estirpati a decine di migliaia; erano contadini, medici, soldati, avvocati, insegnanti, artigiani … tutti fedeli ai re Borbonici; una volta arrivavati a Genova da li venivano poi condotti “a piedi” fino a Fenestrelle. Molti di quei soldati del Sud erano poco piú che ragazzi: il piú giovane aveva 22 anni, il piú anziano 32. Se non fossero finiti a Fenestrelle probabilmente sarebbero divenuti “briganti” e, forse, anche per questo motivo, furono relegati a Fenestrelle. La quale non era l’unica fortezza del Settentrione destinata alla deportazione dei prigionieri meridionali; c’era quella di Milano, quella di San Maurizio Canavese a Torino, quella di Alessandria, nel forte di San Benigno in Genova, a Bergamo, Forte di Priamar presso Savona, a Parma, Modena, Bologna, Ascoli Piceno ed in altre località del Nord. Da Pino Aprile sappiamo che il generale Fanti chiese a Cavour di noleggiare navi all’estero, per imbarcarne 30.000. Poi rinchiusi, a Fenestrelle, sulle Alpi, scrisse Civiltà Cattolica : «appena coperti da cenci di tela, rifiniti di fame perché tenuti a mezza razione con cattivo pane ed acqua ed una sozza broda». Per non parlare poi di quella poco conosciuta vicenda in base alla quale lo stato italiano nel 1861-1862 voleva acquisire delle isole in sud America per deportare il numero esorbitante di carcerati duo-siciliani che Fenestrelle e gli altri campi di concentramento non riuscivano più a contenere. Cosa che non gli fu concesso dagli inglesi. Ma è sempre stata negata la conoscenza di tutto ciò (che strana ovvietà nel bel paese!). Dopo le menzogne sulle quali la storiografia ufficiale italiana ha imbastito decenni di -falsi- documentari televisivi (escogitati apposta per continuare a confondere le carte, mistificare la realtà, per far dimenticare la memoria e per addomesticare le masse), figuratevi se quel pachiderma ultra faraoinico e ultra politicizzato della televisione di stato (…) tutto ad un tratto possa smascherare se stessa?! Ma quando mai! La vera vergogna è che mentre i lager nazisti, russi e le foibe sono riconosciuti internazionalmente e descritti dai libri di storia, al contempo la storiografia nazionale italiana ancora oggi tace completamente su tutto ciò che riguarda lo sterminio dei meridionali avvenuto durante e dopo il risorgimento. Il solito negazionismo storico italiota. E siamo nel III millennio? No, siamo già tornati nel più buio medioevo! Insomma : FENESTRELLE 2017 – l’infinita congiura accademica del negazionismo sullo sterminio dei meridionali dopo l’unità d’Italia

di Giovanni Greco

Bisogna conoscere e diffondere i veri testi utili:


Ecco qui di seguito il commento di Gennaro De Crescenzo :

  • FENESTRELLE: LA RAI OFFENDE LA NOSTRA MEMORIA STORICA, I SOLDATI DELLE DUE SICILIE (E LA LOGICA!).
    Durante la puntata di Voyager dedicata alla fortezza di Fenestrelle (Rai Due 18/12/17 in prima serata) alcune affermazioni hanno offeso memoria, verità e logica. “Documenti ritrovati negli archivi sabaudi” avrebbero dimostrato, secondo la fantasiosa ricostruzione della Rai, che “centinaia, migliaia di soldati borbonici” non furono trattati male e non soffrirono freddo e punizioni ma furono portati lì per essere “rifocillati e addestrati e per entrare nell’esercito italiano e… mangiarono anche bene!”. Un luogo, in sintesi, definito addirittura “fantastico”. Abbiamo inviato alla redazione e a Roberto Giacobbo qualche domanda (link allegato per inviare le vostre osservazioni).
    1) In quale documento risulta la trasformazione di Fenestrelle da “carcere durissimo” (lo ha detto la vostra stessa trasmissione a proposito della trasformazione napoleonica da fortezza a prigione) ad albergo e ristorante per “rifocillare” e far “mangiare bene” gli “ospiti”?
    2) Quale logica può sostenere la tesi secondo la quale Fenestrelle, sede del corpo “punitivo” dei Cacciatori Franchi, a circa 2000 metri e ritenuto storicamente e letterariamente un luogo terribile, un luogo di “addestramento” militare?
    3) Quale tragicomica lettura vi ha spinti a pensare che quello potesse essere un luogo per “rifocillare” i soldati borbonici dopo averli deportati a migliaia di chilometri dalle loro case e dopo marce di centinaia di chilometri a piedi magari con le divise estive in un carcere magari senza i vetri alle finestre, dove erano in uso “catene, rasatura, catene da 6 a 18 maglie, bastonature e banchi di rigore” e con una percentuale di mortalità intorno al 19% in condizioni ordinarie?
    4) Se la vostra fonte è Alessandro Barbero, potete chiedergli come mai da oltre due anni non risponde alle domande in gran parte “archivistiche” (allegate) che gli ha posto il sottoscritto sia in un libro che in un pubblico confronto?
    5) Prima di affrontate temi così delicati e complessi, non sarebbe il caso di documentarsi meglio evitando di offendere la memoria storica e quanti la amano (e che, a centinaia, in queste ore ci/vi stanno scrivendo indignati)?
    A disposizione per (altre) fonti e chiarimenti.
    Prof. Gennaro De Crescenzo

    Link per messaggi
    https://www.facebook.com/Voyager-206775842754200/

    FENESTRELLE E LE FONTI ARCHIVISTICHE: LE DOMANDE A CUI BARBERO NON HA (MAI) RISPOSTO
    1) E’ vero che ha dichiarato chiusa la questione dei soldati delle Due Sicilie consultando solo 65 unità archivistiche delle 2773 presenti sul tema solo all’Archivio di Torino?
    2) E’ vero che ha consultato solo i documenti dell’Archivio di Torino e, in tutto, 1 mazzo all’Archivio di Alessandria, una decina a Roma e 1 a Pinerolo?
    3) E’ vero che ha consultato i documenti solo tra il 1860 (in parte) e il 1862 (in parte)?
    4) E’ vero che negli archivi anche molto più recenti gran parte dei documenti che si ricercano non si trovano più?
    5) E’ vero che a Fenestrelle erano in uso “catene, rasatura, catene da 6 a 18 maglie, bastonature e banchi di rigore”?
    6) E’ vero che tra il 1860 e gli anni successivi furono portate a Fenestrelle diverse migliaia di soldati meridionali (“oltre 40.000” per il museo dei Carabinieri di Roma)?
    7) E’ vero che furono deportati al Nord (a Fenestrelle e altrove) non meno di 60.000 soldati meridionali, che nella stragrande maggioranza dei casi non vollero “passare al nemico” e che la percentuale di morti nelle carceri del Piemonte in quegli anni era del 20%?
    Quando si trattano argomenti così delicati e complessi bisognerebbe essere prudenti e obiettivi.
    RISPETTO PER LA NOSTRA MEMORIA STORICA!

  • Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre. Abraham Lincoln

     

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Ricerche a cura del dott Giovanni Greco;
dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”.
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