ricerche a cura del dott Giovanni Greco – 20 luglio 2016DECRETI DEL REGNO DEI BORBONE
Bando relativo al passaggio dei corrieri e dei procaccia per la nuova strada da Bari per Taranto a Lecce, 1828
Reddito di cittadinanza nel Reame Due Sicilie, 1831
Era il decreto n.131 del 4 gennaio 1831 che provvedeva di conferire un “assegno di disoccupazione per coloro i quali non possono assolutamente con il proprio travaglio sostenere se medesimi e la di loro famiglia”. Questi sussidi erano temporanei o perpetui per coloro i quali “per fisico impedimento non potrebbero mai più sostentarsi con il loro travaglio”. Fu creata una apposita Commissione che stabiliva a chi dare questi sussidi e che dava preferenza a giovani orfani o abbandonati, vedove con figli in tenera età, vecchi, ciechi, individui isolati e tanti altri ancora. La Commissione aveva a disposizione un fondo speciale dal quale prelevava soldi in caso di “soccorsi urgenti”. La discrezione era la base di ogni intervento e l’identità di tutti coloro che avevano diritto all’assegno restava segreta: “considerando esservi degl’individui o famiglie di tali condizioni che aborriscono il far manifesta la propria indigenza, la Commessione assumerà a sé il pietoso ufficio di ricercarle e conoscerle in modi occulti e diligenti onde prestar loro il soccorso che meritano con l’obbligo di custodire segretamente quelle notizie”.
La raccolta differenziata, 1832
Questo è il decreto in lingua originale dell’epoca: “Tutt’i possessori, o fittuari di case, di botteghe, di giardini, di cortili, e di posti fissi, o volanti, avranno l’obbligo di far ispazzare la estensione di strada corrispondente al davanti della rispettiva abitazione, bottega, cortile, e per lo sporto non minore di palmi dieci di stanza dal muro, o dal posto rispettivo. Questo spazzamento dovrà essere eseguito in ciascuna mattina prima dello spuntar del sole, usando l’avvertenza di ammonticchiarsi le immondizie al lato delle rispettive abitazioni, e di separarne tutt’i frantumi di cristallo, o di vetro che si troveranno, riponendoli in un cumulo a parte“.
Una vera e propria raccolta differenziata. La si faceva per la sicurezza dei cittadini, in quanto, ci si poteva ferire con pezzi di cristallo o vetri rotti.
Il decreto era composto da ben 12 articoli dove era indicata la modalità della raccolta, le pene per i responsabili etc. Addirittura, in uno degli articoli, si faceva divieto di gettare dai balconi materiali di qualsiasi natura. Era vietato anche buttare l’acqua dei bagni e non si potevano nemmeno lavare o stendere panni lungo le strade abitate.
Chi trasgrediva a questo decreto era punito con multe salate o addirittura, in alcuni casi, con la detenzione. E non è tutto: si hanno notizie certe che già dal 1787 a Napoli, in città e nella campagna, si attuava il riciclo degli alimenti, forse, serviva per creare un compost per coltivare la terra. Napoli è stata la città più pulita d’Europa, circa 150-180 anni fa, prima dell’unità d’Italia.
Non tutti sono a conoscenza che il capoluogo partenopeo era una tra le città più importanti d’Europa. Una legge all’avanguardia.
La raccolta differenziata è nata a Napoli il 3 maggio del 1832 nel Regno delle Due Sicilie.
Sugli olii che si immettono per la via di terra nel comune di Gallipoli, 1832
25 agosto 1832
Decreto sulla fondazione di un orfanotrofio in Lecce aprile 1836
Decreto sul divieto dell’uso di veleni in agricoltura, agosto 1837
Quando i Borbone vietavano con un Decreto l’uso di veleni in agricoltura nel 1837
Decreto riguardante la rinnovazione del titoli di rendita sui terreni ex-feudali della provincia di Lecce, 1838
24 novembre 1838
La tratta dei neri in America fu abolita dopo la guerra civile del 1865 – I Borbone avevano provveduto a sanzionarla e vietarla con Decreto di Ferdinando II già nel 1839
Dazio di estrazione per l’olio della provincia di Lecce, 1843
15 febbraio 1843
Descrizione: Bando di Ferdinando II per la grazia di Dio re del Regno delle due Sicilie. In conseguenza sull’olio proveniente nei porti medesimi da’ luoghi delle provincia di Lecce, e che all’arrivo si dichiara per l’estero, si riscuoterà non solo il dazio di estrazione, ma benanche la sovraimposta di grana due a stajo. Napoli Stamperia Reale 15 febbraio 1843.
Le leggi di civiltà Borbonica
Il Codice Leuciano, ben presto tradotto in greco, francese e tedesco, anticipò di quasi un secolo le prime leggi sul lavoro varate in Inghilterra (previdenza, assistenza sanitaria, case ai lavoratori, asili nido, istruzione elementare obbligatoria e gratuita per i fanciulli). Esso perseguiva, infatti, obiettivi di convivenza tipicamente moderni e mirava a realizzare una sorta di socialismo evangelico.
cfr Breve saggio sulla legislazione borbonica
Programma per la gran gala nella povincia di Terra d’Otranto del 12 gennaio 1854 per sua maestà il re Ferdinando II di Borbone
10 gennaio 1854
https://belsalento.altervista.org/programma-per-la-gran-gala-nella-povincia-di-terra-dotranto-del-12-gennaio-1854-per-sua-maesta-il-re-ferdinando-ii-di-borbone/
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Ricerche a cura del dott Giovanni Greco;
dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”. BelSalento è un progetto a cura del dott Giovanni Greco
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