blitz notturno della polizia del 15 maggio 2017 – NoTap NULLA È DECISO!

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Dal COMITATO NO TAP! Salviamo la COSTA del SALENTO dal MEGA GASDOTTO TAP! – Il blitz notturno della polizia del 15 maggio 2017

NULLA È DECISO!

COMITATO NO TAP! Salviamo la COSTA del SALENTO dal MEGA GASDOTTO TAP!

Alle ore 20.30 del 15 maggio, il Comitato No Tap ha lanciato l’allarme di un possibile blitz notturno delle FFOO che potesse consentire il trasferimento di 11 ulivi dal deposito Almaroma alla Masseria del Capitano.
Abbiamo immediatamente deciso di raggiungere il Presidio convocando un’assemblea straordinaria alle ore 22.00. Riunitici in assemblea, intorno alle 23.00, abbiamo deciso di spostarci a Melendugno: il paese, difatti, stava per essere bloccato dall’arrivo delle FFOO. Ci siamo radunati in centro e siamo stati raggiunti da cittadini e cittadine del paese e la scelta è stata unanime: raggiungiamo il Capitano!
Alle 00.00 eravamo già lì e ci saremmo rimasti per più di quattro ore.
150 persone disarmate.
Le FFOO ci hanno raggiunto nel giro di un’ora, intorno all’1.00 e con loro è arrivata la violenza .
Noi intonavamo canti e cori, loro ci sollevano di peso: ci hanno trascinato sui carboni ancora accesi (avevamo acceso un fuoco all’imbocco della strada per segnalare la nostra presenza agli automobilisti).
Una signora è stata strattonata con forza così come una quarantina di noi, poi sequestrati da un cordone di poliziotti; nel frattempo, gli altri, cercavano di opporre resistenza al passaggio dei camion che trasportavano gli ulivi.
Siamo stati intimiditi, strattonati, colpiti. Raggiunto l’ingresso della Masseria, ci siamo raggruppati nuovamente (i 40 trattenuti sono riusciti a liberarsi). Lì sono sopraggiunte anche le tre camionette per fungere da scudo. Dopo essersi assicurati di aver fatto entrare tutti i camion all’interno della Masseria, gli agenti hanno formato un cordone di sicurezza all’ingresso.
La situazione a quel punto era molto tesa: una ragazza è stata colpita perché stava riprendendo e il suo telefono è stato scaraventato per terra da un agente. Alcuni agenti in particolare erano decisamente su di giri: ci urlavano contro, ci accusavano di accecarli con i flash degli smartphone, ci sollevavano per i giubbini , come animali.
Siamo diventati scudi umani di amici e compagni per evitare che fosse perpetrata ulteriore violenza nei loro confronti. Abbiamo presidiato la Masseria sino alle 4.30 del mattino.
È stata un’altra lunga notte di violenza e repressione di Stato.
Ci resteranno impresse le parole di un agente: “È GIÀ TUTTO DECISO”.
Noi non permetteremo a TAP di procedere! È solo l’inizio.
#organizziamoci#notap

COMITATO NO TAP! Salviamo la COSTA del SALENTO dal MEGA GASDOTTO TAP!

Luigi Russo
#TAP – DOPO LA NOTTE BRAVA ADESSO L’OBIETTIVO E’ MINIMIZZARE. CRONACA DI UNA GUERRA A SFINIMENTO CONTRO IL POPOLO

Un servizio, quello del tg3 delle 19.30 di oggi, che può fare scuola: obiettivo dire e non dire, anzi quasi negare, insomma rassicurare la Puglia e l’Italia (come dire: non è successo niente, solo scaramucce); ma soprattutto dare la parola non ai diretti interessati, i volontari di NOTAP per esempio, quei quasi 200 che erano seduti sulla strada stanotte, perché raccontino che cosa è veramente accaduto; e magari dare anche la parola alla polizia che stanotte ha organizzato il blitz, probabilmente su ordine ancora una volta del ministero. La parola invece è stata data a TAP, al comunicato stampa prodotto oggi, perché domani si celebra addirittura un anno dall’inizio dei lavori, e il Consorzio è molto contento perché è già al 51% della realizzazione del percorso del gasdotto. Insomma, TAP fa, realizza, non si ferma; i volontari disturbano, certo, ma tanto soccomberanno, anche se sono appoggiati da qualche “decina di sindaci salentini” (qualche decina o tutti meno uno, quello di Otranto?) e dal Governatore della Puglia Michele Emiliano (cioè il gasdotto non lo vuole nessuno a parte gli addetti). A noi giornalisti i volontari hanno telefonato all’1 di notte, ci ha hanno catapultati giù dal letto, ci hanno raccontato un’altra verità, sentivamo nei telefoni le urla di dolore e di spavento e i canti per incoraggiarsi, come facevano i loro bisnonni quando marciavano nelle lande della Russia o i partigiani o le tabacchine che scioperavano per i diritti e il lavoro; poi ci hanno riempito dei video dei loro cellulari. Video che oggi sono finiti nelle mani di alcuni legali e dei parlamentari, per capire se sono state rispettate tutte le regole e soprattutto la proporzionalità nell’uso della forza. I volontari dicono che stanotte ci sono state cariche, e alcune in verità le si scorge dalle immagini; alcuni di loro (ci sono nomi e cognomi) sono rimasti feriti con escoriazioni, colpi furtivi di manganello, bruciature (trascinati sulle braci ardenti); ragazze prese di forza… da uomini in borghese… Ma la Rai, si capisce, ha l’ordine di rassicurare, e forse – a Roma sia chiaro, non il giornalista locale – ha preso la parte per TAP. Ecco cosa scrive stamattina alle 7.41 RaiNews da Roma (sarebbe interessante capire la fonte): “Decine di poliziotti in assetto antisommossa sono intervenuti in nottata con un nuovo blitz per permettere che nell’area di approdo del gasdotto Tap, a Melendugno (Lecce), si svolgessero le operazioni di trasporto di 11 ulivi dalla sede della società di vigilanza Alma Roma al centro di stoccaggio temporaneo di Masseria del Capitano, tra Melendugno e Vernole. Non si sono verificati scontri tra le forze dell’ordine e alcune decine di manifestanti che da settimane presidiano la zona notte e giorno”. Le stesse cose sono ripetute dopo 13 ore nel ervizio delle 19.30, come se in rete non ci fossero servizi che mostrano altro. Infine, due considerazioni. Perché TAP aveva tanta fretta di concludere l’operazione degli 11 alberi di ulivo? Cosa sarebbe successo altrimenti? Morivano quegli alberi? Ce lo possono dire, per favore? Per capire anche la proporzionalità dei costi, cioè lo spostamento di almeno 200 poliziotti in tenuta antisommossa. E, infine, perché ormai agiscono sempre di notte, ogni volta con un esercito di poliziotti? Forse per sorprendere i volontari? Ma lo sanno bene che non funziona la sorpresa: le sentinelle sono sempre sveglie. E perché allora di notte? che cosa si deve coprire? E si deve coprire qualcosa?

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a cura del dott Giovanni Greco;
dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”. BelSalento è un progetto a cura del dott Giovanni Greco

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