ABERRANTE – UNA SCUOLA DI MILANO NON FARA’ LA FESTA DI NATALE – BAMBINI AMAREGGIATI – I GENITORI SI RIBELLANO CHIEDONO UN CONFRONTO

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a cura del dott Giovanni Grecon-babbo-large570

Gli italiani all’estero si adattano alle usanze dei paesi che li ospitano. ma nella scuola di Milano accade il contrario. Se è veo che la scuola è di tutti … le tradizioni hanno ceduto il passo a senso unico. Infatti accade che in Lombardia, il 2 dicembre 2016 una scuola elementare in provincia di Milano (* appena sapremo il nome di questa scuola lo pubblicheremo apertamente), abbia deciso di non fare le consuete celebrazioni natalizie di fine anno, per non mettere a disagio i bambini non italiani. Dopo accese polemiche scoppiate a poche ore da questa aberrante notizia, la stessa scuola ha poi dato una nuova versione; ossia che la festa non si fa per recuperare il tempo perso con il ponte troppo lungo, così i bambini non perdono giorni di scuola.


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Forse dobbiamo partire dall’assunto che l’Italia è uno stato laico e che ha una tradizione cattolica.
In questo contesto quindi, la nascita del bembin Gesù è da sempre una festa che insegna la pace e l’amore reciproco; ed il il Natale come sappiamo, si è sempre festeggiato anche a scuola
. Sono quei momenti che creano solidarietà e che tutti ricordiamo da grandi, quando eravamo piccoli alla festa di Natale per la recita scolastica. Eppure … è “aberrante” quanto accaduto in quella scuola. In Lombardia viene comunicato che non si farà la FESTA DI NATALE PER PORTARE RISPETTO A QUEI BAMBINI CHE NON FESTEGGIANO IL NATALE !!! Il risultato scontato è stato che i bambini amareggiati lo hanno detto ai genitori i quali si sono subito ribellati ed hanno chiesto un confronto.

Eppure le città multietniche d’Europa come Londra, Parigi, Berlino, Madrid, ma anche in America e altrove nel mondo … in genere in quasi ogni metropoli d’Occidente e anche in Oriente, ed anche nei paesi Arabi quasi tutti festeggiano il Natale la dove ci sono le comunità cristiano cattoliche … ma in Italia, a Milano qualcuno è radicato nel … futuro? O nel passato? Quella scuola evidentemente vuole evitare la contaminazione con tradizioni delle culture … ITALIANE addirittura? … In Somalia, nel Tagikistan e nel piccolo stato del Brunei hanno cancellato il Natale. Milano è come loro? Ma poi, così facendo, chiedo, non si manca di rispetto a chi invece vuole festeggiarlo il Natale?

La notizia sta girando nei social raccogliendo altrettanta indignazione sul web, ed è “aberrante” che nella scuola elementare di questi bambini sia stato deciso di non fare la tradizionale festa di Natale. Tranquillamente si sarebbero potute organizzare delle feste in contemporanea, spiegando a tutti i bambini le motivazioni religiose alla base di queste decisioni. Invece no! Una scuola italiana decide di cancellare drasticamente una tradizione non solo del nostro paese ma anche europea, occidentale e (quasi) internazionale.  Una volontà a rinnegare la storia e la cultura nostrana e che umilia quella (cultura) cattolica nel suo insieme. Ma anche, così facendo, non si crea alcuna integrazione nè sociale nè interculturale. Immediatamente è partito un tam tam sui social con in testa i genitori di quei bambini che hanno già dimostrato le loro lamentele col preside … 

Ma poi : non c’è una qualche istigazione  all’odio contro gli stranieri? Non è questo, un fondamentalismo poitico/religioso (voluto da italiani) come nel motto latino del “divide et impera“?
Certo è una cosa intollerante! Eppure siamo in Italia dove dovremmo vivere secondo la nostra cultura e tradizione italiana … Ed è aberrante che questa tradizione possa dare fastidio all’ateismo di qualche professore (…) che in barba alla cultura (italiana) rinnega la propria … solo per evitare i disagi di chi ha una cultura differente. Ma soprattutto, così facendo, quel professore impone la sua scelta agli altri, ossia ai suoi tanti piccoli studenti, i primi ad essere colpiti da questo “integrazione difettosa”. A mio avviso l’integrazione avviene quando c’è uno scambio di culture, in un sereno e reciproco amore che si arricchisce del confronto reciproco … Infatti la cultura multietnica si basa sull’incontro fra identità differenti; quindi “interculturalismo”, che è fatto dalla presenza, dall’esperienza e dal confronto fra persone, studenti, modi di vivere che provengono da tutte le nazioni. Nel confronto ci si scambia tradizioni rispetto reciproco, convivenza; in altre parole è proprio grazie al rispetto e conoscenza delle reciproche diversità che si creano relazioni stabili e che si sviluppano intelligenze collettive, democrazia, umanità. 

Di sicuro alcuni politici, intellettuali e buonisti italiani, non vogliano l’integrazione; e non ci sarà alcuna integrazione sin tanto che si attua la “negazione”, la cancellazione di una festività nota da quasi due millenni, tra l’altro. La vera integrazione avviene quando bambini (che sono esseri puri e innocenti) giocano assieme. Qui invece altro che integrazione! Altro che mantenere la propria identità e le proprie tradizioni (mi riferisco sia di quelle italiane, sia di quelle non italiane). In questa scuola Gesù e Allah diventano scontro politico e sociale a favore di idee “aberranti” che disumanizzano tutti quei bambini italiani e non. In concreto la vera integrazione si ha quando le scuole danno spazio a tutte le tradizioni, non quando cancellano quelle del proprio paese per non creare disagio alle tradizioni degli altri. La pace si ottiene solo con il rispetto, la conoscenza, il confronto reciproco. Cos’è la civiltà dunque?

Certo è “aberrante”. Come è anche “aberrante” la mercificazione che si è fatta del “Natale” in quanto tale. E’ un fenomeno sorto esattamente per cancellare la cultura italiana ed europea. Sembra si vogliano annullare le tradizionali feste religiose per incoraggiare l’altrettanto “aberrante” culto anticattolico. Ad es musiche molto discutibili e balli (mai visti) nelle chiese fanno parte di una altrettanto discutibile intromissione di “regole” che secondo me (che scrivo questo breve articolo) sono anti sociali. Uno scempio per l’educazione cristiana. Chi vuole che ciò accada? I complottisti sostengono che sia una delle idee del NWO il “nuovo ordine mondiale”. Resta che il tutto è al servizio del mercato, del denaro, della mercificazione.
Nell’800 si ideò il  progetto Kalergi di Rothschild. Che sia tutto questo?
Resta il fatto che molte scuole festeggiano Halloween. Chissà come mai!

HALLOWEEN la diabolik fest … delle zucche vuote

In quella scuola si fa come in Somalia? O come nel Tagikistan? O come nel piccolo stato del Brunei? Quest’ultimo il 25 dicembre 2015 ha vietato “accendere candele, indossare simboli religiosi come croci o mandare auguri” : “Cinque anni di carcere a chi festeggia”. http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/vietato-il-natale-nel-brunei-cinque-anni-di-carcere-a-chi-festeggia-_2150420-201502a.shtml

Non solo Brunei, Natale vietato anche in Somalia e Tagikistan. Divieto anche di “scambiarsi auguri” http://www.huffingtonpost.it/2015/12/24/natale-vietato-somalia-tagikistan_n_8873780.html

Mentre in questo link leggiamo che sempre in Lombardia il preside di un’altra scuola – scuola di Rozzano – vieta il Natale per non offendere islamici, ma alla fine si dimette. http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/vieta-il-natale-per-non-offendere-islamici-si-dimette-preside-di-rozzano_2146440-201502a.shtml

E comunque, ripeto, la scuola è di tutti.

E quindi ecco perchè “ABERRANTE” è la parola tanto ripetuta in questo articolo!


* si tratta della scuola Primaria di Monasterolo a Peschiera Borromeo, (qui l’articolo di 7giorniweb.it)

E qui la Comunicazione del Dirigente Scolastico  del 5 dicembre 201615327451_10202494506962099_4624870068589286632_n… e qui invece giusto per rimanere in tema e per ri-scoprire quali sono le origini di Babbo Natale

Le origini di Babbo Natale


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Ricerche a cura del dott Giovanni Greco;
dott in Conservazione dei Beni Culturali, con laurea in archeologia industriale, è studioso e autore di numerose ricerche sul Salento, Erasmus in Germania nel 1996, ha viaggiato per venti anni in Italia e in Europa, ha lavorato un anno in direzione vendite Alitalia nell’aeroporto internazionale di Francoforte, ha diretto per cinque anni la sezione web di un giornale settimanale cartaceo italiano a Londra, libero professionista, videomaker, artista raku, poeta, webmaster, blogger, ambientalista, presentatore, art director, graphic designer, speaker radio, giornalista freelance Internazionale iscritto presso l’agenzia GNS Press tedesca, collabora come freelance con diverse realtà sul web e sul territorio locale. Dal 1998 è direttore responsabile della rivista on line “BelSalento.com – arte, storia, ambiente, politica e cultura della Terra dei Due Mari – Servizi di Fruizione Culturale”.
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